L’EDITORIALE. Un’altra tragedia aerea, e Ustica torna “di moda” sulle pagine dei giornali

(Roberto Rizzuto) Anche questa mattina, come abitualmente facciamo, abbiamo passato in rassegna le notizie proposte dai quotidiani online che riguardano l’isola di Ustica. É un esercizio quotidiano, che svolgiamo per non perdere di vista ogni possibile informazione utile per noi, come testata giornalistica, e per i nostri lettori.

Come al solito, dunque, utilizzando uno dei principali motori di ricerca presenti sul web, abbiamo scremato le notizie apparse sui giornali telematici nelle ultime 24 ore aventi come parola chiave comune “Ustica”.

Il motore di ricerca ci ha quindi risposto proponendoci immagini di relitti di aerei, accartocciati o distrutti, e titoli che richiamano ora una “Ustica francese”, ora una “Ustica ucraina”.

Ció accade ogni volta che si verifica un disastro aereo dai contorni poco chiari o, peggio ancora, sospetti, che inevitabilmente richiamano alla memoria della stampa le tragiche sorti del DC9 Itavia, inabissatosi nel Tirreno, tra le isole di Ustica e Ponza, la sera del 27 giugno 1980 per cause ad oggi non del tutto chiarite.

Ieri, com’é purtroppo noto a tutti, un aereo tedesco in volo dalla Spagna alla Germania, ha terminato la propria corsa, in circostanze misteriose, contro le Alpi francesi, causando la morte di 150 persone. Ecco, dunque, che “La strage di Ustica”, cosí impropriamente definita ancora oggi, a quasi 35 anni di distanza, é tornata d’attualitá sulle pagine di molti giornali, italiani e non.

Il nostro quotidiano, da sempre, dedica spazio agli sviluppi giudiziari di quella triste e tragica vicenda d’inizio anni ’80. Conoscere la veritá sulla fine del DC9 é importante per rendere giustizia alle vittime, alle loro famiglie e alla nostra dignitá nazionale, ma forse é giunto il momento di rendere giustizia anche al nome di Ustica, ingiustamente e impropriamente associato a un dramma che appartiene all’Italia intera e non solo a un’isoletta del Tirreno.

4 pensieri riguardo “L’EDITORIALE. Un’altra tragedia aerea, e Ustica torna “di moda” sulle pagine dei giornali”

  1. Serviva intervenire subito sui media dopo l’immane tragedia,diverse volte ne ho discusso con Francesco Foresta durante la sua lunga carriera di giornalista,questo “improprio” legame tra Ustica e il disastro dell’aereo ITAVIA credo che lo faccia inalberare ancora oggi,come tutti noi d’altronde.Detto questo penso che sarebbe un’impresa titanica rimuovere dalla mente di milioni e milioni di cittadini questo pensiero.E’ triste ma è così.

  2. Ci sono delle sentenze, emesse in sede civile, che hanno condannato dei ministeri italiani a risarcire i parenti delle vittime di quella strage aerea per milioni di euro. Se qualcuna delle Amministrazioni locali che si sono avvicendate nel tempo si fosse costituita parte civile nei diversi processi celebrati e arrivati a sentenze di condanna, forse oggi Ustica avrebbe avuto, almeno, un risarcimento economico per l’evidente danno d’immagine subito. Sarebbe utile domandarsi per quale motivo non si sia mai intrapresa un’azione del genere.

    RR

  3. Il problema è – me lo consenta dott. Rizzuto – che se continuiamo dopo decenni ad associare il nome di Ustica ad ogni disgrazia aerea, come sta facendo lei su questo blog, continuiamo a darci la zappa sui piedi dal punto di vista pubblicitario. Se stamane ha letto di associazioni tra la strage avvenuta 35 anni or sono e la strage delle Alpi, poteva tenersele per lei…

  4. Concordo in pieno con Salvatore Mistretta. Da quando è successo l’ultima tragedia aerea NON ho sentito MAI nominare da TG il nome di Ustica. “Cosa non si fa per avere un po di attenzione e click”.

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