(Frances Barraco) Sono tante le domande che gli usticesi, in questa stagione 2017 che tarda ad iniziare, continuano a porsi.
Una fra tutte: il Comune è in dissesto oppure no? Certo, i tributi comunali sono tutti aumentati del 100 per cento, altrettanto certo è che, non riuscendo a far quadrare il bilancio 2016, il Consiglio comunale, per evitare il default, ha scelto la strada del riequilibrio finanziario pluriennale, e alla vigilia della scadenza del termine concesso per presentarlo, in una seduta di Consiglio ha, contemporaneamente, approvato il bilancio di previsione 2016 (quello che non si riusciva a far quadrare) e il piano di riequilibrio; quest’ultimo mancante del parere del revisore dei conti, requisito fondamentale ed indispensabile.
I consiglieri del gruppo di maggioranza hanno approvato senza aver avuto modo e tempo di visionare gli atti, seguendo l’accorato invito a votare a favore da parte del sindaco, che, per quello che può valere, se ne è assunto la responsabilità politica.
Mentre i cittadini continuano a chiedersi che validità possa avere quest’ultima votazione e se, alla fine, la Corte dei conti, comunque, dichiarerà il dissesto del Comune di Ustica, ecco che arriva la notizia del rinvio a giudizio del sindaco Licciardi per danno ambientale a causa del malfunzionamento del depuratore comunale.
Licciardi, mentre attraverso dichiarazioni su Facebook e a mezzo stampa si dichiara non solo innocente ma, addirittura, parte lesa, con l’ordinanza in materia di igiene numero 27 del 14 giugno aveva ordinato lavori di somma urgenza per manutenzione e sostituzione componentistica del depuratore comunale.
Ciò nonostante, sabato 15 luglio, in occasione dell’incontro a Ustica nell’ambito del programma della Goletta Verde in Sicilia “Pubblica amministrazione, tutela dell’ambiente e legalità”, sarà consegnato al Comune di Ustica il riconoscimento delle “5 Vele” della Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano.
Buongiorno Ustica 