(Frances Barraco) Risale allo scorso 28 febbraio il nostro articolo nel quale scrivevamo che “monta sempre di più ed a macchia d’olio la protesta, grandemente al femminile, contro la foto sull’isola ecologica che l’altro ieri, 21 febbraio, il Comune ha fatto posizionare davanti alla fermata dell’autobus al porto”.
la foto, com’è noto, ritrae una donna seminuda.
Il sindaco, a cui più volte e da più voci, una fra tutte quella di Valeria Ajovalasit, presidentessa nazionale di Arcidonna, è stato richiesto di rimuovere l’immagine, ha continuato a rispondere, anche attraverso i media, che non lo farà.
A seguire, la protesta ha prodotto, lo scorso 8 marzo, l’affissione sui cestini dei rifiuti della piazza e di quello davanti la casa comunale, di una foto, a firma di Robert Mapperton, che ritrae un uomo nudo.
Di queste foto, è tuttora presente solo quella sul cassonetto davanti il Comune.
Per segnalare che la protesta non ha perso né intenzione né vigore, ieri 25 aprile, è stata posta sulla foto contestata una bandiera italiana, subito rimossa perché “è irrispettoso e irriverente apporre la bandiera italiana su un posteriore femminile”.
Oggi, Valeria Ajovalasit fa sapere che “Arcidonna continua la battaglia e invia attraverso l’avvocato Mauro Badagliacca una diffida alla rimozione immediata di foto lesiva della dignità femminile al sindaco del Comune di Ustica. Il posizionamento di una foto ritraente un corpo femminile su un cassonetto dell’immondizia -si legge in una nota- rappresenta l’ennesimo esempio di mercificazione del corpo femminile, di denigrazione della donna e di offesa della coscienza pubblica con l’aggravante, nel caso di specie, che l’immagine scelta e apposta non ha alcuna attinenza con l’oggetto su cui e collocata. Si diffida il Comune a rimuovere e/o oscurare senza dilazione l’immagine affissa sull’isola ecologica entro sette giorni. Inviata il 24 mattina via PEC”.