(Frances Barraco) Il Consiglio comunale di ieri, 7 maggio, strenuamente voluto dai consiglieri del gruppo di minoranza, si è svolto alla presenza di un folto pubblico.
Erano dieci i punti all’ordine del giorno, giocoforza la seduta è stata lunga, iniziata alle 21, si è chiusa quasi a mezzanotte.
I consiglieri di minoranza hanno presentato la proposta di revoca della deliberazione con la quale, nel precedente Consiglio, era stato stabilito, con un emendamento a firma del capogruppo della maggioranza, che “la cittadinanza onoraria conferita ad un cittadino decade automaticamente se, lo stesso, cessa di vivere”.
Ne sono scaturiti i sette voti contrari del gruppo di maggioranza, che, ancora una volta, con questa delibera, ha ribadito di non volere, in modo palese, revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini ed ai suoi gerarchi, accomunandovi anche tutti coloro che sono morti, facendo, in questo modo, di tutta l’erba un fascio.
Ha votato contro la revoca anche la consigliera Renda, coerentemente al suo voto favorevole all’emendamento “la cittadinanza onoraria conferita ad un cittadino decade automaticamente se, lo stesso, cessa di vivere”. Sebbene tra il precedente Consiglio e quest’ultimo abbia pubblicamente sconfessato il suo voto.
Altra proposta della minoranza, non accolta dalla maggioranza, è stata quella di una maggiore regolamentazione del collegamento da remoto.
Proposta articolata in vari punti, uno dei quali prevedeva un “abbigliamento consono” ed un altro “possibilità di collegarsi da remoto esclusivamente a causa di avverse condizioni meteo-marine o gravi motivi di salute, esplicitati ad inizio della seduta, per opportuna valutazione”.
Punti ai quali, il gruppo di maggioranza ha risposto derubricandoli come scontati, dimenticando “quanto accaduto durante il precedente Consiglio comunale dello scorso 19 aprile, quando abbiamo assistito ad un chiaro abuso della modalità telematica, in particolar modo, abbiamo notato una consigliera, che, come anche ammesso dalla stessa, si stava occupando di altro durante il Consiglio comunale ed un consigliere che addirittura si accingeva ad entrare all’interno della doccia.”
Ha visto voto sfavorevole da parte del gruppo di maggioranza anche la mozione, presentata dalla minoranza riguardante un “atto d’indirizzo politico concernente il mantenimento e la disponibilità di locali comunali al distaccamento operai dell’azienda forestale della Regione siciliana”.
Voto sfavorevole, perché, dicono gli amministratori, già da un anno se ne stanno occupando e rimproverando il gruppo di minoranza di fare falsi allarmismi.
Questo, sebbene e proprio perché già da un anno sia scaduta la convenzione in merito tra la Regione ed il Comune, siano gli stessi forestali usticesi ad essere in allarme ed insicuri del proprio futuro.
Quanto sopra è solo uno stralcio di quanto accaduto in questa seduta di Consiglio, accompagnata da un sottofondo di risate da parte del pubblico. Qualcuno, tra il pubblico presente, ha scritto sui social: “Un pessimo spettacolo, senza regia e con simpatiche citazioni dantesche e latine, in un goffo e spocchioso tentativo di alzare il livello di un’assemblea svuotata di ogni dignità istituzionale”.